La pazza politica. Diario – Marzo/inizio Aprile 2021
Vorrei provare a tenere un breve diario dove ogni tot, in brevi punti, annoto alcune cose che mi hanno colpito della politica italiana (con magari anche qualche sconfinamento). Dei fatti li riterrò non importanti, altri per fortuna me li perderò. Non è una cosa contro le giravolte, che ci stanno. La politica, il mondo, i rapporti: è tutto un fottuto casino, quindi figuriamoci se non si possano cambiare idee, fare errori, e tutto quanto. Però, parlando della politica, santiddio, a volte la reazione è “ma come??”.
Zingaretti fa notizia, è una notizia: Si è dimesso Zingaretti, abbastanza all’improvviso. Stritolato dalle critiche interne, povera anima, si vergogna che nel PD si parli solo di poltrone. E se ne è accorto solo ora? Tutti gli dicono di ripensarci, chi lo sosteneva lo ringrazia (per cosa? Va bene tenere basse le aspettative, ma insomma), tutti quelli che lo contrastano dicono che è solo una strategia per farsi ridare la fiducia, e invece lui tira dritto (bravo). Torna a fare il Presidente di Regione a tempo pieno, non prima di essere tornato da Barbara D’Urso, perché niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati. Ah, ti ricordi Zingaretti?
Ah, ti ricordi Arcuri?: Finalmente il nuovo governo sostituisce Arcuri dai 1578362 ruoli che gli erano stati affidati. Ma tutti lo ricorderemo solo per i centri vaccinali a forma di primula. Bella la vita che se ne va/Un fiore un freno la tua ricca povertà/Il pane caldo la tua poesia/Tu che stringevi la tua mano nella mia/Bella la vita/Dicevi tu. Il carrozzone
Non si fa, dice Giorgia Meloni: C’è stato qualche giorno (qualche ora?) di scandalo perché Giorgia Meloni avrebbe pagato dei rom per attaccare manifesti e comprare qualche voto. Tutto non verificabile e probabilmente neanche vero. Ma la parte da povero agnellino da parte della Dolores Umbridge della politica italiana, anche no. Ha chiesto rispetto dai giornali che non l’hanno contattata per verificare, dice che la giustizia dimostrerà che non è vero. Per poi riniziare a fare l’odiatrice seriale. Non devo dire bugie
Già, anche le sardine: Vorrei saper dire qualcosa sull’OccupyPd delle sardine ma non riesco. Okkupazione
Il caos AstraZeneca: Governi e giornali vergognosi. Governi che vanno dietro ai giornali, poi ci ripensano ma mica del tutto. Giornali (alcuni, ben noti) che decidono di creare il panico. Notizie di morti del tutto scollegate, casi rarissimi di trombosi, disdette, caos. Ma anche AstraZeneca, EMA, o chi per loro ci mettono del loro. Solo agli under 55. Anzi 65. Solo agli over 60. Sicuro per tutti. Anzi no. 12 rose 10 euro, 6-5, 3 solo 2. Vi infAmo in tutte le lingue del mondo.
Il MoVimento delle origini: Nel nuovo Movimento 5 stelle, quello dei buoni (Berlusconi ci ha messo 30 anni per essere considerato uno statista, i 5stelle 5-6 anni. Bravi), Grillo è tornato a dettare le regole, anche se ora ci sarebbe quel punto di riferimento dei progressisti come Capo (Tremino pure le classi dominanti davanti a una rivoluzione contista. I proletari non hanno nulla da perdere in essa fuorché le loro catene. E hanno un mondo da guadagnare). Comunque, è tornato a dettare le regole su una cosa fondamentale oltre che estremamente democratica. No, non le stampanti 3-D o i meet-up. Le regole per i 5stelle in tv. Interviste in solitaria, no alle interruzioni, no ad inquadrature sulle scarpe (??). Ritorno al Vaffanculo (il mio non è mai cessato)
Gli amici e i fratelli di Renzi: Renzi che ormai fa il pendolare coi paesi del Golfo dice a chi lo interroga, in riferimento al suo amico, anzi “my friend” bin Salman, “che sia il mandante dell’omicidio Khashoggi lo dite voi”. No caro, lo dicono indagini e personalità di tutto il mondo, compreso quello che definisci “mio fratello maggiore saggio”, Joe Biden. Congiunti contrapposti.
Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni, e dai suoi vaccini: La scarsezza italiana, e toscana soprattutto, a vaccinare. Credo sia ormai appurato che gli anziani, i fragili (> 13 mesi di pandemia), eccetera. Inutile ribadire certe cose. E invece a quanto pare sì. Poi il Presidente del Consiglio dice che così non va bene, e le Regioni si permettono pure di incazzarsi. Poi che il Presidente del Consiglio si incazzi anche con chi “supera la fila”, cioè ma fate in modo voi che le regole siano almeno decenti. Sulla Toscana, sui prof universitari, sui giornalisti, Scanzi e Selvaggia Lucarelli, avvocati, non ho voglia di spendere parole. Se non che, ne usciremo? Forse. Migliori? No.
Tombini grillini: Un consigliere comunale romano dei 5stelle usa Paint per far vedere che un tombino intasato è stato sistemato. Cosa di poco conto, se non spiegasse in modo dettagliato cosa è stata la peggiore amministrazione dai tempi di Caligola. Improvvisati trovatisi in una situazione seria senza sapere cosa fare, che vogliono avere ragione. Amministrare con Paint, votare con Rousseau. O Dio dell’amore, della pace e della misericordia/Perché tanta sofferenza?/Prego per il mondo, peggiora per me
W le donne perché fa figo: L’iperattivo nuovo segretario del Pd Enrico Letta ha incontrato più o meno tutti, perfino Renzi (tra gli ultimi). Vorrei aver potuto ascoltare la conversazione, comunque nel confronto franco (si devono essere tipo scazzati) si è parlato di candidature per le amministrative. Trapela l’informazione che Renzi abbia chiesto a Letta di candidare più sindaci donna. Giochino in cui si è invischiato proprio Letta volendo due donne come capogruppo in Parlamento. Tutto giusto, avrebbero ragione entrambi, se non fosse che pare la solita operazione utile per sventolare la bandierina. Poi Renzi circa tre minuti dopo la dichiarazione dice che tra Calenda e Raggi vota a occhi chiusi Calenda. Giusto anche questo, ma la questione femminile allora è già passata in secondo piano? Ma non ve ne accorgete?
The impossible game: Ancora su Letta. Lo apprezzo. Pacato, intelligente, si vede che è uscito dal grande raccordo anulare (o dalla città metropolitana di Firenze, per par condicio), attivo. Ma temo che si sia sopravvalutato. Stessa cosa vale per Draghi. O forse li sopravvalutiamo noi. O forse (noi e loro) sottovalutiamo la situazione penosa. Fiducia a entrambi, ma mi pare dura. E quando penso che sia finita, è proprio allora che comincia la salita
La verità: Draghi in conferenza stampa ha fatto due numeri: ha chiamato Erdogan dittatore, boia, e ha detto che bisogna collaborarci, boia alla seconda. Facendo incazzare i turchi. Facendo storcere il naso a quelli bravi su Twitter, o a quelli bravissimi a dire No a tutto. È una doppia verità, ma si sa che nel mondo dove si è bravi solo se si è giusti certe cose non si possono dire. Wake up everybody
Il diritto al riposo: Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, ha detto la cosa che più ho apprezzato da tempo a questa parte. “Un confinamento mirato nel weekend sarebbe disumano”, in merito a ipotesi di questo tipo. Perché va bene la pandemia, i contagi, tutti devono fare la loro parte. Ma dicendo questo ha tirato in ballo il diritto al riposo, fondamentale e invece mai considerato nel discorso pubblico. E ha detto che il lockdown non è per tutti uguali. Ci si fanno nemici a dire certe cose, ma magari ce ne fossero. Finalmente domenica!
Giornalisti intercettati: È venuto fuori che per anni sono stati intercettati giornalisti e membri di Ong che si occupavano di migranti e di Libia. Gravissimo. Ancora più grave che sia stato voluto da un governo del Pd, da Marco Minniti soprattutto. (Sì, Minniti tra i più pubblicizzati da Renzi ai tempi, e infatti arrivò terzo nel collegio in cui era candidato nel 2018; Minniti poi grande sostenitore di Nicola Zingaretti al congresso, per dirla tutta). La sinistra predica bene e razzola male (l’ho già scritto ma non mi stancherò mai).