Parliamo di Giorgia Meloni (non fate quelle facce, vi vedo)

Giorgia Meloni è fascista convinta. Questo basta a contrastarla e detestarla. Ma è anche l’attore più interessante della politica italiana.

Gli ultimi sondaggi sugli indici di gradimento dei politici ci dicono che Giorgia Meloni continua a piacere sempre più, dopo la costante crescita del suo partito a tutte le elezioni degli ultimi tempi. Sono la verità assoluta questi indici di gradimento? No. Avere alto gradimento si traduce in tanti voti? Ni. Ci vuole anche altro. L’indice di gradimento vale soprattutto al contrario: hai basso gradimento, prenderai pochi voti. Abbiamo avuto proprio l’esempio degli esempi in questi anni. Matteo Renzi, da almeno tre anni in fondo alla classifica dell’indice di gradimento, può fare quello che vuole, partiti vecchi, nuovi, ma non viene votato. Punto. Giorgia Meloni non ha di questi problemi, anzi.

Sì, sono distante mille miglia da Giorgia Meloni, ma lo penso davvero che sia il personaggio più interessante della politica italiana. Mettiamo in fila un po’ di cose:

  • Si è creata un partito coinvolgendo qualcuno più scemo (La Russa), qualcuno meno (Crosetto), ma con lei leader incontrastata.
  • È una donna leader: il mondo è maschilista, la società italiana pure, la politica italiana di più.
    Ancora, non che lo frequenti, ma anche il suo ambiente non è proprio quello dei paladini dei diritti femministi. (certo, scagli la prima pietra, ecc… Io elettore di centrosinistra non posso non vedere quanto le donne siano poco considerate dai “miei”. Magari lavorano bene, ce ne sono di brave, ma guai a metterle in vista)
  • Per le cose che dice, e come le dice, spesso sembra un incrocio tra la bambina di The Ring e Crudelia De Mon ma bionda, però riesce a risultare anche “leggera” e autoironica. Parlo della questione del video “Sono Giorgia, sono una donna…”, ma mica solo di quello.
  • Il suo partitello è via via cresciuto.

Ma quindi è una sorta di Salvini donna? No.

Primo: Salvini è un babbaleo (sì, lo so, milioni e milioni di voti vanno rispettati e bla bla bla, ma lo dico lo stesso), lei no. Di recente ha sparato delle cavolate sulla Polonia e sul Regolamento di Dublino, andando nel dettaglio e dicendo  inesattezze facilmente smascherabili, ma dette bene. Spiegando. Lo stesso faceva ai tempi dell’approvazione della legittima difesa (ricordate il Conte 1, vero?). Salvini fa l’esempio del benzinaio che subisce il furto, e stop.

Secondo: se Salvini è sempre all’attacco, perché Morisi dice di fare così o perché ormai è schiavo del suo personaggio questo non lo so, lei è capace anche di moderarsi. È accaduto, e accadrà.
Terzo, fatto più preoccupante: è peggio di Salvini perché lei ci crede. Salvini fino a una decina di anni fa voleva bruciare il tricolore, era per il Nord, e tutto quello che sappiamo. Lei ha un background. Fascista. Se dice di voler affondare le navi delle Ong dopo aver arrestato l’equipaggio, è plausibile pensare ci creda davvero.

Le manca ancora qualcosa. Senza entrare troppo nei dettagli elenco un paio di questioni: sfondare al Nord, terra del suo partito alleato ma rivale (Lega), e riuscire a tenere in equilibrio la radicalità con l’immagine di fiducia che le viene riservata. Banalmente, dire “affondiamo le navi delle Ong” senza rovinarsi il suo essere “donna, madre, cristiana”. Ma fino a poco fa chi l’avrebbe mai detto che sarebbe arrivata fino a qui.

*Ultimo inciso: parlando di donne dei “miei” e possibili leader, l’unica speranza (voglio chiamarla così) mi pare Elly Schlein. Sentendola parlare, anzi, ragionare, si può ipotizzare sia brava. Ha avuto visibilità e rilevanza, sembra preparata, è abbastanza spirito libero. Chissà che un giorno non ci sia il duello tra la nazionalista Meloni e una che non ha neanche il nome italiano.

Comunque, attenzione a Giorgia Meloni.

L'Autore

Matteo Guidotti

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